Il gioco d'azzardo attiva gli stessi percorsi cerebrali della dipendenza da sostanze, secondo un nuovo studio
Il gioco d'azzardo problematico nel Regno Unito colpisce circa 590.000 persone.
La condizione può essere trattata attraverso una serie di approcci, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale e farmaci.
Pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry, un nuovo studio condotto da ricercatori dell'Imperial College di Londra ha scoperto che la dipendenza dal gioco d'azzardo attiva gli stessi percorsi cerebrali delle voglie di droghe e alcol.
Queste connessioni tra le parti del cervello che controllano i nostri impulsi possono essere indebolite nelle persone con dipendenza dal gioco d'azzardo, suggeriscono gli autori.
Prendere di mira questi percorsi cerebrali può portare a trattamenti futuri per la condizione.
Lo studio offre nuove intuizioni sulla biologia della dipendenza dal gioco d'azzardo, che rimane in gran parte sconosciuta.
La coautrice dello studio, la dott.ssa Henrietta Bowden-Jones, commenta: "La dipendenza dal gioco d'azzardo può avere un effetto devastante non solo sui pazienti, ma anche sulle loro famiglie. Può portare le persone a perdere il lavoro e lasciare famiglie e bambini senza casa [...] Sappiamo che la condizione può avere una componente genetica - e che i figli dei dipendenti dal gioco d'azzardo sono a più alto rischio di dipendenza dal gioco d'azzardo - ma non conosciamo ancora le parti esatte del cervello coinvolte. Questa ricerca identifica le aree chiave del cervello e apre strade per trattamenti mirati che prevengono voglie e ricadute".
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